segreteria@riflessiformazione.it

TESTIMONIANZE

Cosa dicono di noi i professionisti che hanno deciso di crescere con noi

Caterina Sabbatini

Assistente Sociale e Responsabile U.O.
Tutela Età Evolutiva

Comune di Ancona, Ancona

“Tutti i temi trattati durante il corso sono stati interessanti, centrati sul bisogno attuale”

Giovanna Bonvini

Emmanuele Soc. Coop. Sociale

Casalpusterlengo

“Tutti i corsi frequentati con Riflessi avevano una comune caratteristica: proponevano di lavorare sulle risorse dell’interlocutore e non solo sui punti critici.”

Caterina Zuliani

Educatrice socio-culturale

Bologna

“Ritengo che quanto emerso nel seminario possa essere molto utile nella quotidianità della pratica educativa.”

Elisa Leo

Psicologa ed Educatrice

Cooperativa Paradigma, Torino

“Ci ha fornito chiavi di lettura e strumenti concreti

“Al sollievo professionale si affianca la soddisfazione personale

Lucia Sodini

Assistente Sociale e mediatrice familiare

Comune di Lucca, Lucca

“Il legame disperante e il tema della perdita ambigua hanno davvero sollecitato la mia visione della problematica

“indicazioni immediatamente applicabili, che mi saranno di prezioso aiuto nella gestione di queste criticità!”

Angela Palieri

Psicologa e Psicoterapeuta

USL Aosta, Aosta

“credo che il dott. Dondi sia riuscito in sole quattro ore a toccare tutte le tematiche di rilievo, alternando in modo efficace aspetti teorici, confronto tra i partecipanti e sistematizzazione dei contenuti emersi nei gruppi.”

Caterina Zuliani

Educatrice socio-culturale

Bologna

L’iscrizione al seminario “GLI INCONTRI PROTETTI TRA MINORI E FAMILIARI: SIGNIFICATO, OBIETTIVI, GESTIONE”, tenuto dai Dott. Chistolini e Vacirca, mi è stata proposta dalla coordinatrice del servizio in cui lavoro a Bologna, servizio che attualmente si occupa di educativa domiciliare e di incontri protetti e che a breve si occuperà esclusivamente di incontri protetti.

L’obiettivo è anche quello di portare le conoscenze, gli spunti e le riflessioni emerse nel seminario al resto dell’équipe che si occupa di incontri protetti, per rinnovare la nostra pratica educativa.

Sono soddisfatta rispetto a quanto è stato trattato nel seminario, in quanto la parte introduttiva sui significati e gli elementi caratterizzanti gli incontri protetti ha permesso di avere un quadro generico di riferimento sull’intervento, mentre la parte più riflessiva e specifica sulla gestione e pratica educativa ha stimolato a riflettere su situazioni concrete e ha riportato nel pratico le riflessioni fatte in precedenza.

Ritengo che quanto emerso nel seminario possa essere molto utile nella quotidianità della pratica educativa, poiché la conoscenza del quadro teorico e il confronto con altre realtà mi ha permesso di comprendere, analizzare e far emergere aspetti e caratteristiche del servizio in cui lavoro che possono essere migliorate, rafforzate o modificate (ad esempio, la redazione di un “regolamento spazio neutro” da condividere con i genitori, la condivisione della situazione con i minori in base all’età, ecc.).

Credo sarebbe molto utile affrontare un tema (emerso anche durante il seminario ma che non era possibile approfondire in quella sede) molto presente nella realtà quotidiana: quello degli incontri protetti nei casi di separazione conflittuale, con un focus sia dal punto di vista giuridico sulla responsabilità genitoriale sui minori, che di gestione e relazione tra operatori e genitori, oltre che con i minori.

 

Caterina Sabbatini

Assistente Sociale e Responsabile U.O. Tutela Età Evolutiva, Comune di Ancona

Ancona

Ho seguito il corso tenuto dalla Dott.ssa Elena Buccoliero: “IL PENSIERO PRENDE FORMA. LABORATORIO SULLA SCRITTURA PROFESSIONALE PER OPERATORI DELLA TUTELA MINORI”.

Tutti i temi trattati durante il corso sono stati interessanti, centrati sul bisogno attuale, e mi hanno fornito gli strumenti concreti per apportare modifiche reali sul lavoro quotidiano, anche grazie alla modalità laboratoriale, che garantisce una partecipazione più attiva.

Poiché il tema trattato, proprio in quanto estremamente attuale, necessita di costante monitoraggio e revisione, ci auguriamo che venga organizzato un secondo ciclo di incontri, così da restare aggiornati rispetto alle numerose modifiche previste dalla riforma Cartabia.

Giovanna Bonvini

Emmanuele Soc. Coop. Sociale, Casalpusterlengo

Emmanuele Soc. Coop. Sociale, Casalpusterlengo

Nella mia professione lavoro con le persone, siano esse colleghi d’équipe o pazienti. Tutti i corsi frequentati con Riflessi avevano una comune caratteristica: proponevano di lavorare sulle risorse dell’interlocutore e non solo sui punti critici. Un aspetto di apertura, questo, che raramente ho trovato in altre formazioni cliniche e che mi ha convinto a scegliere quei corsi. L’area di riferimento di Riflessi è la mia, quella del lavoro in ambito clinico e sociale: i suoi corsi esplorano questa nicchia e l’approfondiscono. Sono per me un riferimento quotidiano sempre concreto. Penso al corso sulla VIG, un percorso lungo e ricco verso una nuova metodologia, che sto sperimentando ogni giorno nel contesto del colloquio clinico.

Francesco Vacirca

Psicologo e responsabile di équipe educativa

5/5

Nella mia professione lavoro con le persone, siano esse colleghi d’équipe o pazienti. Tutti i corsi frequentati con Riflessi avevano una comune caratteristica: proponevano di lavorare sulle risorse dell’interlocutore e non solo sui punti critici. Un aspetto di apertura, questo, che raramente ho trovato in altre formazioni cliniche e che mi ha convinto a scegliere quei corsi. L’area di riferimento di Riflessi è la mia, quella del lavoro in ambito clinico e sociale: i suoi corsi esplorano questa nicchia e l’approfondiscono. Sono per me un riferimento quotidiano sempre concreto. Penso al corso sulla VIG, un percorso lungo e ricco verso una nuova metodologia, che sto sperimentando ogni giorno nel contesto del colloquio clinico.

Giovanna Bonvini

Emmanuele Soc. Coop. Sociale

Casalpusterlengo

Nella mia professione lavoro con le persone, siano esse colleghi d’équipe o pazienti.

Tutti i corsi frequentati con Riflessi avevano una comune caratteristica: proponevano di lavorare sulle risorse dell’interlocutore e non solo sui punti critici. Un aspetto di apertura, questo, che raramente ho trovato in altre formazioni cliniche e che mi ha convinto a scegliere quei corsi.

L’area di riferimento di Riflessi è la mia, quella del lavoro in ambito clinico e sociale: i suoi corsi esplorano questa nicchia e l’approfondiscono. Sono per me un riferimento quotidiano sempre concreto. Penso al corso sulla VIG, un percorso lungo e ricco verso una nuova metodologia, che sto sperimentando ogni giorno nel contesto del colloquio clinico.

Elisa Leo

Psicologa ed Educatrice

Cooperativa Paradigma, Torino

Lavoro in una comunità residenziale per minori fra i 12 e i 18 anni, dove la sessualità è un tema complicato, che mette alla prova ospiti e operatori. Come équipe non avevamo un modo unico di approcciarci ad esso: ci sentivamo impotenti e incompetenti in un ambito delicatissimo, che provoca imbarazzo anche in noi adulti. Ci mancavano le giuste parole, i corretti strumenti. Sono arrivati con un corso di Riflessi curato dalla Dott.ssa Giolito: ci ha fornito chiavi di lettura e strumenti concreti. Al sollievo professionale si affianca la soddisfazione personale: ho un Master in sessuologia, che non mi aveva offerto una formazione così specifica e calata in situazione. Mi mancavano dei pezzi e oggi mi sento più ricca e completa.

Angela Palieri

Psicologa e Psicoterapeuta

USL Aosta, Aosta

Come psicologa con formazione sistemica, ma soprattutto in quanto membro della commissione UVMDi della Valle d’Aosta, lavoro sull’elaborazione dei progetti di vita per le persone con disabilità. Il seminario del dott. Dondi mi è stato utilissimo per sistematizzare pensieri e intuizioni che stiamo consolidando nella nostra prassi operativa, alla luce degli stimoli che il cambiamento culturale in atto sulla materia sta imponendo a servizi e operatori.

La cura centrata sulla famiglia è un paradigma che va al di là delle parole: comporta una revisione profonda del modo con cui gli operatori hanno sempre lavorato e del modo con cui le famiglie hanno portato le loro richieste. Diventa fondamentale chiedersi con quale paradigma ci si muove ed estirpare nella pratica i vecchi modelli; credo che il dott. Dondi sia riuscito in sole quattro ore a toccare tutte le tematiche di rilievo, alternando in modo efficace aspetti teorici, confronto tra i partecipanti e sistematizzazione dei contenuti emersi nei gruppi.

Lucia Sodini

Assistente Sociale e mediatrice familiare

Comune di Lucca, Lucca

Ciò che più mi ha attirato del programma del corso sulle Separazione Conflittuali è stata la parte dedicata ai figli che rifiutano di incontrare i genitori: mi è capitato spesso nella mia esperienza come assistente sociale, ed è sempre stato complicato da gestire. Necessitavo forse di uno sguardo diverso: nell’affrontare le separazioni altamente conflittuali gli strumenti appresi nel precedente percorso formativo come mediatrice familiare erano poco spendibili concretamente.

Il legame disperante e il tema della perdita ambigua hanno davvero sollecitato la mia visione della problematica; gli aspetti teorici (come l’attenzione alla ricostruzione della relazione genitori/figli prima della separazione) e quelli pragmatici (penso alle “9 azioni che possono aiutare”): indicazioni immediatamente applicabili, che mi saranno di prezioso aiuto nella gestione di queste criticità!

Chiara Bruzzese

Educatrice

5/5

Il primo corso frequentato con Riflessi è stato quello sulle “Perdite Ambigue”, curato dalla Dott.ssa Pauline Boss. Poteva tornarmi utile nel mio lavoro con minori in uscita da percorsi di vita difficili, che spesso, pur così giovani, già debbono confrontarsi con il meccanismo della perdita o dell’abbandono. È difficile a quell’età e lo è altrettanto per noi educatori capire la loro sofferenza, aiutarli a interpretarla e superarla. La preoccupazione circa il corso era tuttavia legata alla modalità di fruizione, online, e al pensiero che la Dott.ssa Boss si trovasse negli Stati Uniti. Dubbi sciolti presto: i pomeriggi di formazione sono trascorsi senza intoppi e senza avvertire differenza rispetto alla fruizione di un corso in presenza. Il risultato è che oggi percepisco in un modo completamente diverso rispetto a prima le “Perdite ambigue” con cui mi confronto sul lavoro, dispongo di una mappa concettuale per comprenderle e soprattutto di strumenti per intervenire. 

Frida Luison

Educatrice, responsabile di comunità residenziale per minori

5/5

Ho frequentato il corso di Riflessi con Haim Omer sulla Resistenza non Violenta. Conoscevo già il Professore di cui avevo letto libri e guardato un paio di webinar, ma non mi ero ancora decisa a concentrarmi sull’argomento e a investire tempo e risorse. I dubbi sono spesso gli stessi: mi porterò a casa qualcosa di davvero concreto? È esattamente ciò che fa per me? Varrà la pena investirci? Il corso mi ha lasciato quanto desideravo: una modalità nuova per affrontare gli atteggiamenti problematici dei ragazzi – aggressivi e non – che prima in comunità venivano affrontati con scarsi risultati. Questi nuovi strumenti stanno dando i loro frutti: ho appreso un metodo nuovo e immediatamente applicabile, un grande arricchimento nel mio borsello degli attrezzi da operatrice sociale. 

Form di registrazione

Accedi

Non sei un utente registrato?